Davide Rigon “ Mi sento pronto, confido in una chiamata da un team di F1”
“Nuovo campionato ed ennesima vittoria per Davide Rigon”. In queste poche parole si potrebbe riassumere l’ultimo fine settimana del ventiduenne pilota vicentino, autore di un nuovo successo nel primo round della Superleague Formula, il secondo di questo 2008 iniziato per Rigon nel Mondiale FIA GT con i colori del team BMS Scuderia Italia, con il quale ha autografato la 24h di Spa-Francorchamps. Proprio con Rigon andiamo a ripercorrere una carriera che l’ha sempre visto dominare e vincere in tutte le categorie a cui ha preso parte, senza però suscitare il giusto interesse dei team di F1.
“Fino all’ultimo non si sapeva se il campionato Superleague Formula sarebbe partito o meno, ma una volta arrivati sul tracciato di Donington Park per il primo fine settimana di gara sono rimasto stupito per l’organizzazione molto professionale. La macchina (Elan/Panoz) è veramente fantastica e difficile da guidare: per la prima volta siamo riusciti finalmente a sfruttare al massimo la sua potenza e i suoi 750 CV. Come prestazioni è molto simile ad un GP2 (che avevo provato questo inverno dopo aver vinto il Campionato Euroseries 3000) anche se rispetto alla Dallara, non ha effetto suolo, ma il carico arriva tutto “da sopra” (come in Formula 1) e come dimensioni è leggermente superiore. E’ una monoposto molto professionale in quanto richiede una messa a punto rigorosa in cui il pilota, come il team, non deve lasciare nulla al caso.
Per quanto riguarda la prima gara non posso che essere soddisfatto: vincere il primo round di un nuovo campionato partendo dalla pole position e segnando il giro più veloce è qualcosa di fantastico. Abbiamo ancora un buon margine di miglioramento e questo mi rende ottimista per il proseguo della stagione. Anche il format delle qualifiche è interessante in quanto, dopo i 15 min, inizia la fase ad eliminazione diretta in cui si ha solo un giro secco a disposizione: in questo caso si vede il vero valore di ogni pilota.” Davide Rigon, prima di approdare in SF, aveva iniziato la stagione con il suo primo test al volante della GP2 Main Series del Team FMSI (9° miglior tempo su 65) per poi indirizzarsi verso il Mondiale FIA GT, dove ha conquistato la sua prima vittoria nella 24h di Spa e sfiorando in più occasione il podio fin dalle prime gare. Tra i suoi impegni anche il ritorno nel campionato Euroseries 3000 e Formula Master “Purtroppo per forza maggiore abbiamo dovuto abbandonare il progetto GP2 per il 2008, in quanto non eravamo riusciti a recuperare il budgets necessario per l’intera stagione. A qual punto abbiamo deciso di guardarci intorno: a marzo avevo già firmato con Zakspeed per il progetto Superleague Formula, quando è arrivata la chiamata inaspettata di BMS Scuderia Italia per poter disputare il Mondiale FIA GT2. Per me si trattava di una sfida completamente nuova che ho accettato senza pensarci, visto anche l’importante e la storia del team in questione. Come tutti i Mondiale, il livello tecnico delle scuderie e dei piloti è molto elevato e con il mio preparatore atletico abbiamo lavorato duramente in funzione del FIA GT e della SF, ma anche di altri impegni ancora più importanti come potrebbe essere un test in F1. Fino a questo punto il giudizio sul campionato direi che è buono in quanto abbiamo sfiorato in più occasioni il podio, nonostante la poca esperienza con questo tipo di vetture. La soddisfazione della prima vittoria poi si è fatta attendere solo cinque gare, ed è arrivata su uno dei circuiti più spettacolari al mondo e nella gara più dura di tutto il campionato: la 24h di Spa dove per tutto il fine settimana siamo stati superiori a tutti gli altri equipaggi. E’ stata una soddisfazione immensa, soprattutto per me che correvo la mia prima 24h. Durante la stagione ho preso parte anche ad una gara in F.3000 e in F. Master: avevo troppa voglia di tornare a guidare una monoposto.” commenta sorridendo Davide Rigon “Oltre a questo ho voluto vedere se, dopo aver guidato una Ferrari F430, riuscivo a riadattarmi subito alla guida di una vettura da “Formula”, e così effettivamente è stato. Ogni volta che salgo su una monoposto trovo subito il limite, mentre viceversa mi servono alcuni giri per ritrovare il giusto ritmo con la vettura: sono nato sulle Fomule e sono la mia vita. Il team Zakspeed mi ha poi chiesti di prender parte ad una gara di F. Master per iniziare a conoscere i meccanici: inoltre è stato utile per esercitare il mio inglese.”
Ancora una volta quindi il giovane talento italiano Davide Rigon ha dimostrato tutto il suo talento: dopo aver vinto il campionato italiano di F. Azzurra nel 2005 arriva la chiamata di Gian Carlo Minardi per provare la sua monoposto di F1 sul tracciato di Vallelunga. Il cammino prosegue in F.3 Italia dove lotta fino all’ultima gara per il titolo, classificandosi al secondo posto, per poi approdare nell’Euroseries 3000 dove riesce a conquistare cinque vittorie e il titolo italiano ed europeo di F.3000. Rigon è uno di quei piloti che fin dall’inizio della sua carriera ha dimostrato di saper andar forte e di por vincere con qualsiasi vettura, e di essere quindi pronto per il grande passo verso la Formula1 “Ancora una volta ho voluto dimostrare sia a me stesso che a tutti gli addetti dei lavori il mio potenziale e le mie capacità di guida. Dopo questo ennesimo successo posso dire di esser pronto per la F1 e spero proprio che arrivi una chiamata: anche fisicamente sarei pronto, in quanto mi sto allenando in funzione di questo. Come sappiamo tutti per poter andare avanti in questo sport servono molti soldi e, ad oggi, il mio unico sponsor sono le mie capacità di guida…, nulla di più. Purtroppo sono pochi i team di Formula 1 che oggigiorno vogliono puntare sui giovani, anche se sono stato molto contento del Young Driver Test. In questi ultimi anni è mancato un Minardi Team che, alla fine di ogni stagione, dava l’opportunità ai migliori giovani di provare una sua monoposto. Spero vivamente che qualche team si accorga anche di me regalandomi questa importante opportunità. Poi a quel punto starà solo a me dimostrare ancora una volta quello che posso fare” conclude Davide Rigon.